Gravidanza e allattamento.

Gravidanza e allattamento sono due fasi nel ciclo vitale della donna caratterizzate da un aumento del fabbisogno nutrizionale.

L'alimentazione in gravidanza non deve discostarsi molto da quella che dovrebbe essere seguita in ogni altro periodo della vita, con la differenza che l'apporto calorico deve essere più alto e che alcuni nutrienti particolari devono essere sempre presenti. Tra i minerali e le vitamine ricordiamo soprattutto ferro, calcio, iodio, acido folico e vitamina D i cui livelli dovranno essere tali da garantire sia la salute della madre sia il corretto sviluppo dell’embrione e, successivamente, l’accrescimento del neonato.

Ogni futura madre deve nutrirsi per mantenere un buono stato di salute per se stessa e contemporaneamente sostenere il costo della sintesi e della deposizione di nuovi tessuti.
È sconsigliato un eccessivo amento di peso durante tutto il periodo di gravidanza, in quanto porta esclusivamente ad un affaticamento per la madre e si può incorrere al diabete gestazionale e alla gestosi (serie di alterazioni quali: aumento della pressione arteriosa, aumento delle proteine nelle urine, comparsa di edemi). Inoltre un eccessivo aumento di peso può portare alla comparsa di smagliature cutanee e varici alle gambe.

È opportuno fare piccoli e frequenti pasti, evitando lunghi periodi di digiuno durante la giornata e la notte. È bene seguire una dieta che prevede tre pasti più abbondanti: colazione, pranzo e cena; intervallati da due spuntini: metà mattina  e metà pomeriggio. Distribuire i cibi più calorici al mattino o durante il pranzo e mantenersi più leggeri durante la cena.
Mangiare velocemente è sconsigliato in quanto può portare a gonfiore addominale dovuto all’ingestione di grandi quantità di aria.

L’allattamento al seno è riconosciuto nel mondo scientifico come il metodo migliore per nutrire il neonato durante i primi 6 mesi di vita. La quantità e la composizione del latte materno sono influenzati dalla dieta e dallo stato nutrizionale della madre. La produzione del latte comporta un aumento generalizzato di tutti i fabbisogni nutrizionali materni, l’alimentazione materna dovrà essere adeguata a soddisfare tali bisogni e ad evitare che la produzione di un latte idoneo alle necessità del bambino avvenga a spese delle riserve materne.

 
Dott.ssa Stefania Tiburtini
Biologa Nutrizionista
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